Un luogo incontaminato popolato solo da api felici e natura rigogliosa. Quello di Alice e Simone è un progetto che parla di apicoltura ed ospitalità nel modo più puro e potente che possiate immaginare.
Un luogo incontaminato, circondato dai boschi, dove il verde può mostrarsi senza inibizioni e dove il ronzio delle api è la musica delicata che accompagna ogni gesto.
Questo è il meraviglioso sfondo in cui ha deciso di inserirsi il progetto La BeeO Baita di Alice e Simone: due ragazzi coraggiosi che abbiamo avuto la fortuna di intercettare su instagram e che nelle scorse settimane abbiamo potuto finalmente conoscere di persona. Scoprendo una sintonia profonda di aspirazioni e di intenti.
Quella che ci lega a loro, infatti, è una storia di amicizia ma anche di impegno comune. Di apicoltura ma anche di agricoltura consapevole. Di presente ma anche di futuro da costruire insieme.
Dove tutto è iniziato
Alice e Simone si conoscono dal 2011.
Alice, 36 anni, trascorre la sua infanzia sulle montagne del Trentino a mille metri di quota, in mezzo alla natura, in compagnia di piante e animali. Le sue doti e le sue aspirazioni la portano ad intraprendere un percorso accademico a Firenze in scienze dei beni culturali, che però non la distoglie dal desiderio di vivere e lavorare a stretto contatto con la terra.
Simone, 36enne originario di Firenze, decide presto di unire la sua sconfinata passione per la natura all’esperienza nell’educazione ambientale e nella didattica, dopo alcuni anni di impegno nella ricerca accademica sui temi – tra gli altri – dei cambiamenti climatici.
La svolta della loro storia avviene nel 2020, alle soglie della prima pandemia. Il progetto – già presente in loro – di vivere una vita a basso impatto e di trasferirsi in Toscana con le proprie api, subisce infatti una repentina accelerazione un giovedì di marzo, con l’arrivo di una comunicazione che Alice e Simone non possono ignorare. La programmazione, entro pochi giorni nei meleti adiacenti alla loro abitazione, di un trattamento antiparassitario che avrebbe ucciso tutte le loro api. Cosa fare?
Alice e Simone non ci pensano oltre. Noleggiano un furgone e si trasferiscono nella casa – ancora tutta da ristrutturare – che avevano trovato, dopo 3 anni di ricerche, nella zona del Mugello.
Il sogno che prende forma
Quella cascina con fienile ed ulivi in stato di abbandono diventa così, quasi da un giorno all’altro, la loro casa ufficiale, ed il sogno di BeeO Baita comincia finalmente a prendere forma. Non solo con gioia e sorrisi, ma anche con tanta, tanta fatica. I lavori, infatti, a distanza di un anno e poco più, non sono ancora finiti, ma la direzione è chiara.
BeeO Baita oggi è un’azienda agricola che custodisce 41 sciami di api e che si sviluppa su 6 ettari, fra bosco, muretti a secco, ulivi, alberi da frutto, ginestre, erbe aromatiche e fiori di ogni genere.
“Il rispetto della natura e l’esaltazione dei suoi principi sono i cardini fondanti della nostra missione, al centro della quale ci sono le nostre amiche api” scrivono Alice e Simone.
“Ci impegniamo a proporre laboratori interattivi ed esperienze educative per bambini, giovani e adulti di tutte le età. L’unica costante essenziale è la curiosità. Le possibilità di esplorare e conoscere il mondo naturale ed agricolo, però, non finiscono qui. Potrete cimentarvi in prima persona in workshop creativi di panificazione, yoga, fotografia, orto, scultura del legno, apicoltura pratica e molto altro”.
BeeO Baita: l’apicoltura che accoglie
Quella di Alice e Simone è una storia di coraggio e determinazione che non ammette compromessi.
Ce lo siamo detti anche nel corso della diretta che abbiamo condiviso su instagram qualche settimana fa. Usare l’agricoltura e l’apicoltura solo come strumenti per fare reddito è profondamente sbagliato. Il sistema, se impostato su queste basi, è destinato a saltare.
Pur volendosi sostenere con questo tipo di attività, infatti, è necessario che l’ordine delle priorità presenti altro, in cima alla lista: la conservazione del suolo e della biodiversità, la sostenibilità di ogni pratica e di ogni scelta, la ricerca di un equilibrio sempre più rispettoso.
Alice e Simone, su questi fronti, sono già degli esempi da cui trarre ispirazione:
“L’importanza della biodiversità risiede proprio in questo: la presenza di molte specie diverse garantisce una continuità di fioriture durante tutto l’anno. Queste hanno anche caratteristiche nutrizionali differenti e assicurano alle api e agli altri insetti impollinatori la disponibilità di tutti gli elementi essenziali per la loro salute. La monocultura invece, anche quella senza l’uso di sostanze nocive, azzera la varietà ecologica degli ambienti e crea dei lunghi periodi di totale assenza di fioriture”.
Seguite BeeO Baita: questo progetto ci riserverà sicuramente un sacco di sorprese!
“Ogni miele è l’espressione profonda del fiore che racconta e rappresenta. La relazione tra ape e fiore è reciproca, paritaria, profonda. I mieli sono quindi il profumo dei fiori, condensato dal respiro delle api” (Andrea Paternoster)