Policoltura: coltivare biodiversità e rigenerare il suolo
Alla Cascina Bosco Fornasara, produciamo principalmente riso Carnaroli, riso Rosa Marchetti, miglio, piselli e fagioli seguendo i principi della policoltura, dell’agricoltura rigenerativa e dell’agroecologia, approcci che vanno oltre le regole dell’agricoltura biologica certificata.
La policoltura è l’antitesi della monocoltura intensiva. Alternare più colture nello stesso terreno in cicli ben studiati permette di ottenere sistemi agricoli più resilienti e di rigenerare la fertilità e la biodiversità del suolo.
Come pratichiamo la policoltura in cascina
Le nostre rotazioni colturali si basano su antiche varietà di cereali e legumi, che si completano a vicenda dal punto di vista agronomico e nutrizionale. Non utilizziamo pesticidi o fertilizzanti chimici: lavoriamo in sinergia con i processi naturali, assecondandoli anziché forzarli.
Un esempio concreto è la fertilità naturale creata alternando colture che arricchiscono il suolo di azoto, come i legumi, con colture che lo consumano, come i cereali. Così il terreno si autorigenera senza input esterni.
Le nostre coltivazioni sono delimitate da siepi e filari di alberi a bordo campo, veri e propri corridoi ecologici che proteggono il suolo dal vento e favoriscono la presenza di insetti impollinatori e uccelli utili.
Autofertilità: un suolo che si nutre da solo
Un terreno sano è un ecosistema complesso abitato da microrganismi, funghi e lombrichi che trasformano la materia organica in nutrienti disponibili per le piante. Grazie alla rotazione, alla copertura vegetale e all’assenza di lavorazioni profonde, favoriamo la presenza di micorrize e batteri benefici, capaci di rendere fertile il suolo senza interventi esterni.
Questa autofertilità riduce la necessità di fertilizzanti aggiuntivi, mantiene l’equilibrio tra piante coltivate e flora spontanea e contribuisce a sequestrare carbonio atmosferico, aiutando a contrastare i cambiamenti climatici.
Un approccio oltre il biologico
Per noi, l’agricoltura non è solo “non chimica”, ma un vero cambio di paradigma. Passiamo da una visione estrattiva a una di cura e restituzione, pianificando rotazioni ampie, mantenendo il suolo sempre coperto con colture di copertura (cover crops) e piantando migliaia di alberi.
Rigenerare l’habitat
I terreni agricoli spesso hanno perso vitalità e capacità di trattenere l’acqua. La nostra missione è invertire questa tendenza. La policoltura ci permette di creare un paesaggio agricolo multiforme, dove colture, siepi, alberi, insetti e uccelli convivono in equilibrio, offrendo alimenti più ricchi, sani e nutrienti.
La policoltura non è solo tecnica: è un patto con la natura, per restituire più di quanto prendiamo e lasciare un’eredità fertile alle future generazioni.
La policoltura è un modo di vivere l’agricoltura, che mette al centro la rigenerazione del suolo, la biodiversità e la sostenibilità. Ogni chicco di riso, ogni legume e ogni albero piantato rappresenta un passo verso un agroecosistema sano e duraturo, dove la natura e la coltura lavorano insieme in equilibrio.
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