Negli ultimi anni, la nostra agricoltura biologica e rigenerativa ha iniziato a sperimentare approcci innovativi per migliorare la salute del suolo e la resilienza delle colture. Quest’anno, in un campo sperimentale a Cascina Bosco – Nicorvo, abbiamo introdotto l’uso dei droni agricoli per distribuire biostimolanti e prodotti naturali contro il Brusone del riso, evitando l’uso di fitosanitari chimici e prevenendo la compattazione del suolo che normalmente avviene con i trattori.
La sperimentazione è stata realizzata in collaborazione con Marsilea, EIT Food e ERSAF, e ha previsto due linee principali:
Biostimolanti a base di microrganismi, utili a rinforzare le difese naturali delle piante e a stimolare la fertilità biologica del terreno.
Prodotti naturali contro il Brusone del riso, sempre a base di biostimolanti, che riducono l’insorgenza della malattia senza ricorrere a pesticidi chimici.
I droni ci hanno permesso di trattare il campo in modo uniforme e preciso, senza compattare il terreno, riducendo l’impatto sull’ecosistema e aumentando la sostenibilità della coltura. Questa tecnologia, combinata con pratiche di rotazione e rigenerazione del suolo, ci consente di osservare come le colture reagiscono ai trattamenti naturali e di ottimizzare le dosi di biostimolanti.
Potenzialità rispetto alle sementi TEA
La sperimentazione di quest’anno ci ha fatto riflettere sulle TEA (Tecnologie di Evoluzione Assistita), sementi sviluppate da alcune grandi aziende sementiere che promettono resistenze specifiche ma vincolano gli agricoltori all’acquisto annuale dei semi, limitando autonomia e biodiversità.
Un episodio significativo è avvenuto proprio in Lombardia, dove il primo campo sperimentale di riso TEA in Italia è stato distrutto da atti vandalici, suscitando grande dibattito sulla gestione delle sementi brevettate e sulla sicurezza delle sperimentazioni pubbliche e comunitarie.
Questo episodio rafforza la nostra convinzione: investire in biostimolanti e tecnologie rigenerative, oltre a proteggere la biodiversità, permette agli agricoltori di mantenere la propria autonomia e ridurre la dipendenza dalle grandi multinazionali sementiere.
Biostimolanti: come supportano crescita e difesa naturale
I biostimolanti agricoli sono sostanze naturali o microrganismi che stimolano la crescita delle piante, migliorano l’efficienza nell’uso dei nutrienti e aumentano la resistenza a stress biotici e abiotici. Recenti studi mostrano come la loro applicazione possa ridurre la necessità di fertilizzanti chimici e pesticidi, in linea con l’agricoltura rigenerativa e biologica (FAO – Biostimulants in Agriculture, European Biostimulants Industry Council).
Nel nostro caso, l’applicazione tramite drone ha permesso:
una distribuzione precisa e uniforme;
il rispetto della struttura del suolo, evitando compattazioni;
una valutazione sperimentale controllata, utile per ottimizzare dosi e timing dei trattamenti.
Conclusione
Questa sperimentazione dimostra come innovazione, sostenibilità e autonomia agricola possano procedere insieme. L’uso dei droni per distribuire biostimolanti non solo protegge la salute delle piante e del suolo, ma offre anche un’alternativa concreta alle sementi TEA, difendendo la libertà degli agricoltori e la biodiversità del territorio.
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